01 Mar Un ragazzo alla corte della Tanara
Nell’estate del 1974 sono approdati a PR una colonia di giovani lavoratori del sud (eravamo circa una trentina),io avevo 21 anni studente universitari in ingegneria,educazione pretigna, mi sono trovato in un’ambiente molto accogliente e sono stato aiutato da tutti in questa prima esperienza lavorativa.
Ricordo che ero alloggiato all’Hotel Daniel,nei pressi dell’ospedale e raggiungevo “la fabbrica di gelati” a piedi tutti i giorni.
Il primo impatto è stato con la sig.ra Loires “la vestizione” mi diede una tuta molto più grande della mia taglia, ed un paio di stivali,dopo il direttore Marazzi mi affidò al tecnico Boschi ed iniziai a lavorare ed a imparare alla linea dei Mantecati; i miei maestri sono stati : Luciano Nissoli, Peppino Zermani (poi è andato a fare il postino) ed il mitico Gino Azzali.
Io ero stupito da quell’ambiente e dalla disponibilità di tutti nei miei confronti:
ragazze bellissime(in fabbrica avevano solo la vestaglia con solo lo slip) era un mondo molto diverso da quello che avevo frequentato io precedentemente nella mia città, nella mia parrocchia e nella mia squadra di basket, ricordo Furlotti ,allora addetto al C.I.P. , che mi insegnava a fare i lavaggi dei tini.
Ho conosciuto Vittorio Folli fratello del mitico Luigi che durante una produzione di mele CHA, CHA,CHA (ve le ricordate? si producevano su delle padelline) fu colto dal capo fabbrica che si baciava con una bella ragazza dai capelli rossi.
Le capo squadre delle varie linee producevano il gelato con tale amore che a me sembravano non delle semplici operaie ma delle azioniste della TANARA .
Il mio amico del sud era Orazio Caruso,attualmente mio collega a Benevento, a lui era toccato imparare il mestiere del Miscelatore infatti stava in Miscela ad imparare alla corte di un certo Cesare e di Ermes Ferrari.
Quando arrivavano in magazzino i Tir di latte in polvere o zucchero io ed Orazio eravamo gli “eletti” infatti ci toccava scaricare i sacchi a mano poichè quelle materie prime non stavano sui palletts arrivavano come si diceva allora sfusi.
Quella estate è stata indimenticabile nel tempo libero andavamo in piscina (3 cabine erano prenotate per le maestranze della TANARA), si andava in biblioteca,si ballava al Taro Taro,gite in biciclette con tante ragazze studentesse che lavoravano come stagionali.
Il mio primo stipendio è stato di circa 150.000 lire una cifra enorme per me pensando che allora mio padre impiegato del Monopolio di Stato con Trent’anni di anzianità percepiva solo 130.000 lire al mese (purtroppo oggi non è più così).
Poi ho ritrovato tanti dei Capi della Tanara di allora ( Lucio Bertuzzi, Mario Grassani, Claudio Chierici, Angelo Coppellotti, Renzo Colla, Beccari (primo direttore dello stabilimento di BN)
nel 1975 a Benevento per avviare lo Stabilimento.
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