01 Mar Campagne…
C’è un altro modo per contare il tempo in azienda: quello delle “campagne” che hanno conservato il loro fascino; l’espansione dell’organico per far fronte all’aumento di produzione ingenera una frenesia, ma anche un forte senso di autoresponsabilità , quella marcia in piu’ che è componente dei nostri successi. E’ senza dubbio ogni anno una novità, un’avventura, e come in tutte le avventure che si rispettino viene lascito al caso: la preparazione è meticolosa in tutti i reparti e l’inizio e la fine conservano il loro fascino e i loro rituali.
L’automazione e la possibilità di staccare il prodotto in celle polmone, l’automazione ha piu’ che dimezzato il pieno di stagionali, sacrificando quelli estivi veri e propri, gli studenti, tanto per intendersi, che nel lavoro vedono in maggioranza la possibilità di affiancarsi economicamente ai genitori realizzando i propri sogni, viaggi, vacanze, moto ed ancor oggi sono centinaia a candidarsi per, ahimè pochissimi posti di rimpiazzo turnover.
Tanti rapporti di lavoro facenti capo a tante persone fisiche: è facile trovare sul territorio quando si parla della nostra azienda chi con compiacimento ti apostrofa “anch’io ho lavorato…” e ti snocciola ricordi di prodotti e di capi.
E i ragazzi di allora li troviamo come insegnanti, medici e … perché no… giornalisti.
Nella fabbrica di oggi, oltre agli studenti troviamo giovani in attesa o appena tornati dal servizio militare e chi ha fatto della stagionalità la propria “professione” raggiungendo anche 25 campagne.
Al termine della nostra campagna si “trasferiscono” per un prologo in altre che possono essere panettoni, profumi, medicine, che hanno una punta di lavorazione autunnale.
C’è anche chi fa la gelatiera d’estate e la vigilatrice penitenziaria d’inverno “certo sono responsabilità e tensioni diverse, ma molti stagionali riescono a cambiare d’abito senza eccessive difficoltà.
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